Il caffè è un lusso per pochi negli anni immediatamente successivi alla Seconda Guerra Mondiale, ma questo non frena la famiglia Caballini, che con uno spirito imprenditoriale che mette la qualità del prodotto in primo piano, anno dopo anno ingrandisce sempre di più l’azienda.
Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli-Venezia Giulia diventano in questo periodo punti di riferimento per le aziende del caffè italiane: nel 1954 viene fondato il Gruppo Triveneto Torrefattori Caffè, di cui Dersut è socio fondatore, tuttora attivo e ampliato all’Italia intera nel 2015.
Gli ultimi due decenni rappresentano gli anni dell’innovazione.
Nel 2002 viene aperta la prima Bottega del Caffè Dersut, dalla quale prendono vita negli anni successivi altre tipologie di caffetteria monomarca: Italiana Caffè e Giornale & Caffè.
Nel 2012 viene invece messo in commercio per la prima volta Caffè Light, il decerato digeribile divenuto fiore all’occhiello dell’azienda, dal quale prende il nome la quarta tipologia di caffetteria monomarca Dersut.
Guardare al futuro non significa dimenticare il passato: il 2010 è l’anno dell’inaugurazione del Museo del Caffè a Conegliano, il racconto di una storia d’azienda, di settore e di città.
Vincenzo Caballini di Sassoferrato, giovane dall’incarico prestigioso alla Fiat di Trieste, si trasferisce nel 1949 a Conegliano con la moglie Elisabetta, per seguirne il sogno di gestire una torrefazione.
È grazie a lui che Dersut raggiunge i suoi primi successi nel mercato, tanto che nel 1960 gli viene conferito il titolo di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana per la capacità industriale dimostrata. Nel ’71 anche il figlio Giorgio entra in azienda, a sua volta seguito alla fine degli anni ’90 dalla figlia avv. Lara, che lo affianca nella gestione, e da dicembre 2015 anche dalla secondogenita Giulia. La storia di Dersut segue tre generazioni familiari, destinate a protrarsi anche nei prossimi decenni.