15 dicembre 2016
Alla scoperta delle monorigini: l'Etiopia e il caffè Limu

Il caffè Limu è una pregiata mono-origine etiope ancora poco conosciuta nel mondo, nonostante le sue particolari caratteristiche aromatiche che mescolano dolce e agrumato, acido e piccante.
Etiopia: la patria del caffè
È idea comune che il caffè sia nato nello Yemen: sbagliato. Sebbene questa nazione sia stata la culla della sua commercializzazione, è invece l’Etiopia la sua madre patria, produttrice tuttora di alcune delle varietà più rare e pregiate di Coffea Arabica nel mondo.
Le arabiche etiopi (Naturali come Djimmah, Lekempti, Harrar e Sidamo o Lavate come Sidamo, Limu, Yrga Cheffe e Bebeka) vengono coltivate e crescono spontaneamente nelle foreste della nazione africana, ad alte altitudini (1.500 – 1.800 metri).
In Etiopia esistono circa 1.000 varietà autoctone di caffè (chiamate Heirloom), totalmente differenti tra loro in relazione alla piccola area di produzione.
Caffè Limu: le caratteristiche organolettiche
Come anticipato, il caffè Limu è una tipologia di arabica. Come la maggior parte delle miscele africane è più leggero rispetto alle controparti sudamericane, ma non per questo meno corposo.
Al palato il suo aroma è dolce ma con una leggera nota piccante; le note agrumate e floreali (del gelsomino) danno un tocco di acidità, tipico dei caffè che nascono nella regione di Oromia. Il caffè Limu viene infatti coltivato nel Limmu, un woreda (distretto) che si sviluppa nel sud di questa regione. Si crea così un caffè seducente e ricco, che trasporta subito la mente alle atmosfere dolci e calde dell’Africa.
Le caratteristiche aromatiche del Limu sono dovute alla zona di coltivazione: il caffè cresce nei “Giardini del tè”, dove incorpora nei suoi chicchi i profumi e i sapori di frutti come la banana e spezie come la cannella.
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