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20 aprile 2018

Cucina

Crema pasticcera al caffè espresso senza glutine e senza lattosio

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La crema pasticcera al caffè espresso, senza glutine e senza lattosio, è una ricetta eclettica, veloce, infallibile e semplicissima. Preparata con vero caffè ristretto (e non con caffè solubile), questa crema vi stupirà per il suo profumo e gusto meraviglioso.

Carissimi amanti del caffè, questa crema corposa, vellutata e dal sapore intenso è proprio ciò di cui avete bisogno. Una variante gustosa e decisa della più classica crema pasticcera, che sprigiona aroma di caffè a ogni assaggio.

Estremamente versatile, è perfetta per farcire brioches, tartellette, crostate, whoopie e qualsiasi dolce voi vogliate arricchire.

Altro grandissimo pregio di questa crema pasticcera al caffè è la sua consistenza corposa.

Infatti, spesso accade di avere difficoltà nel fare addensare la crema al punto giusto. Con questa ricetta, ottenere una crema pasticcera densa, corposa e cremosa sarà un gioco da ragazzi.

Potete addirittura pensare di servirla come dessert semplice e leggero a fine pasto, alla stregua di un budino. Basterà versare la crema pasticcera al caffè in alcuni bicchierini da liquore, quando è ancora calda. Fatela dunque solidificare un’oretta in frigo e servitela con un ciuffo di panna fresca montata. Un gioco da ragazzi dal risultato assicurato (e con il minimo sforzo)!

Per la crema pasticcera al caffè senza glutine e senza lattosio, ho scelto di utilizzare il caffè DecaLight – miscela esclusiva Dersut – in modo da rendere questa golosità adatta anche alle merende dei più piccoli o, semplicemente, a chi fatica nel digerire il caffè.

In più, senza lattosio e gluten free, questa crema pasticcera al caffè è adatta a tutti coloro che, per esigenze diverse, devono seguire un regime alimentare privo di latticini e senza glutine.

Vediamo assieme come fare la crema pasticcera al caffè espresso, senza lattosio e senza glutine, in maniera semplicissima e veloce!

Crema pasticcera al caffè senza lattosio: la ricetta

INGREDIENTI (dosi per 500 g di crema pasticcera al caffè)

  • 4 tuorli
  • 150 g di zucchero integrale di canna (o muscobado)
  • 50 g di amido di mais (o fecola di patate)
  • 400 g di latte di mandorla (sapete che potete prepararlo anche in casa? Qui trovate la ricetta!)
  • 200 g di caffè espresso preparato con la miscela DecaLight Dersut® (disponibile nello shop online!)
  • un pizzico di sale

PREPARAZIONE

  1. Preparate il caffè, dovrete ottenere all’incirca 200 g di caffè espresso (una tazza scarsa). Il segreto per una crema pasticcera al caffè cremosa, profumatissima e dall’aroma intenso di espresso è quello di concentrare il caffè. Basterà versare l’espresso in un pentolino e farlo sobbollire a fuoco molto basso sino a quando non sarà evaporata metà della sua acqua. Otterrete così un espresso concentratissimo; ve ne serviranno 100 g. Mettete da parte e lasciate intiepidire.
  2. Montate leggermente i tuorli con lo zucchero e un pizzico di sale. Aggiungete l’amido setacciato e mescolate sino a ottenere una crema liscia e uniforme.
  3. Scaldate il latte di mandorla fino a sfiorare il bollore. Togliete dal fuoco e addizionatelo, versando a filo, alle uova, mescolando ininterrottamente.
  4. Aggiungete dunque anche il caffè concentrato.
  5. Rimettete sul fuoco e mescolate sino a che la crema pasticcera al caffè si sarà addensata al punto giusto. La crema pasticcera al caffè espresso è pronta per essere gustata come preferite!

Come usare la crema pasticcera al caffè

Potete modulare la densità della crema pasticcera al caffè a seconda dell’utilizzo al quale la dovete destinare.

Per farcire dolci lievitati come brioches oppure profiteroles, bignè, frittelle, vi consiglio di tenerla piuttosto cremosa (vi basterà aggiungere un goccio di latte oppure terminare la cottura non appena la crema inizia ad addensarsi).

Se preferite gustarla come ripieno di una crostata, come frosting nei cupcakes e ancora come farcitura di torte e biscotti vi consiglio di lasciarla addensare qualche istante in più.

Tenete comunque conto del fatto che, una volta raffreddata, tende a solidificare ulteriormente.

Credits immagini: Sara Cartelli