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1 gennaio 2018

Turismo

I benefici di 3 caffè al giorno per la prevenzione

i benefici di 3 caffe al giorno per la prevenzione

Bevete tre o quattro caffè al giorno? Senza saperlo state migliorando la prevenzione per tantissime patologie: tumori, diabete, demenza senile, malattie cardiocircolatorie e problemi al fegato.

A dare ulteriore conferma è uno studio incrociato delle università di Southampton ed Edimburgo, intitolato “Coffee consumption and health: umbrella review of meta-analyses of multiple health outcomes” (Consumo di caffè e salute: esame riassuntivo delle meta-analisi sui molteplici risultati relativi alla salute, n.d.a.). A pubblicarlo è stato il BMJ, una delle più importanti riviste mediche mondiali.

I risultati dello studio

Le oltre 200 ricerche compiute per lo studio, dimostrano come tre o quattro tazzine di espresso al giorno siano la regola aurea della prevenzione. Uniche eccezioni? La gravidanza e patologie congenite che implicano una maggiore fragilità delle ossa.

I risultati fondamentali possono essere facilmente riassunti:

  • 3 o 4 tazzine di caffè al giorno hanno mostrato una riduzione del 17% dei rischi di morte precoce;
  • 7 tazzine o più hanno mostrato invece una riduzione del 10%;
  • l’assunzione di caffè è collegata alla riduzione dell’insorgere di tumori specifici (fegato, pelle, prostata), alla diminuzione dei sintomi di alcune patologie (diabete, gotta, calcoli biliari) e a un minor rischio per alcuni morbi (Parkinson, Alzheimer). Chi beve caffè è inoltre meno soggetto alla depressione, secondo lo studio.

I medici consiglieranno il caffè? Sì, ma a patto che…

Dalla John Hopkins, una delle più importanti università mediche al mondo, arriva però un monito che raffredda un po’ gli spiriti.

Eliseo Guallar, rinomato epidemiologo specializzato in patologie cardiovascolari e nutrizione, spinge a non limitarsi ai risultati dello studio. Bere caffè ha dei benefici comprovati, ma molto dipende anche da come si gusta l’espresso.

Il rischio più alto è collegato agli zuccheri raffinati e ai grassi non salutari spesso abbinati all’espresso: un dato particolarmente sentito negli Stati Uniti, dove i cosiddetti “beveroni” zuccherati al gusto di caffè sono all’ordine del giorno.

Attenzione quindi – come sempre – quando dolcificate: con un poco di zucchero la pillola va giù, ma rischia di portarne tante altre con sé.