31 gennaio 2017
Il miele: dolcificante naturale dalle mille virtù

Tempo fa lessi un articolo in cui si ipotizzava quali caratteristiche avrebbe assunto uno scenario post-apocalittico. Ebbene, mi rimase impresso come dopo anni e anni dalla fantomatica scomparsa del genere umano, l’unico alimento a non deperire nelle dispense, secondo studi scientifici, sarebbe stato proprio il miele.
Macchinazioni stile The Walking Dead a parte, questo dolcificante naturale dalle mille virtù esiste sin dalla notte dei tempi – quando l’uomo utilizzava questo meraviglioso frutto della natura per curarsi e, ovviamente, per nutrirsi, grazie al suo delizioso ed ineguagliabile sapore.
La medicina ayurvedica, già 3 mila anni fa, considerava il miele come purificante, afrodisiaco, dissetante, vermifugo, antitossico, refrigerante, stomachico e cicatrizzante: insomma un vero e proprio super-alimento.
Più tardi i Sumeri lo impiegarono come prodotto cosmetico per la produzione di creme di bellezza, mentre i Babilonesi lo utilizzarono come ingrediente base per la preparazione di rudimentali antenati dolciari.
Dai Greci veniva considerato “cibo degli dei” e rappresentava una componente importantissima nei riti che prevedevano offerte votive. Oltre a ciò, il miele è stato considerato nel corso dei secoli come un vero e proprio farmaco, da utilizzare in diverse occasioni per la prevenzione e la cura di piccoli disturbi di salute, quando ancora i medicinali a cui siamo attualmente abituati non esistevano. Impariamo dagli antichi e facciamo nostro l’insegnamento di Ippocrate:
Fa che il Cibo sia la tua Medicina
e che la Medicina sia il tuo Cibo.
Esistono diverse varietà di miele, a seconda del nettare utilizzato dalle api per la sua produzione:
- miele d’eucalipto, di timo e di abete: dal forte gusto balsamico, dei veri e propri toccasana nel periodo invernale, aiutano in caso di tosse e disturbi respiratori;
- miele di lavanda e di manuka: fortemente aromatici al gusto, danno il loro meglio se impiegati per uso topico. In grado di alleviare disturbi della pelle come dermatiti e irritazioni, fungono da antibiotico naturale;
- miele d’arancio: un passe-partout in cucina grazie al suo sapore frizzante e agrumato. Forse non tutti sanno che oltre all’ottimo sapore, gioca a favore anche dell’umore: per uscire indenni da un periodo stressante o in cui si è particolarmente nervosi, un cucchiaino disciolto in mezza tazza di infuso di tiglio può fare miracoli, contribuendo al rilassamento psicofisico;
- miele di tiglio: dal gusto delicato, valido alleato nella lotta all’insonnia;
- miele di castagno: al palato risulta intenso e leggermente amarotico, è perfetto se abbinato a formaggi stagionati e saporiti. Inoltre ne è consigliato l’uso in gravidanza o in casi di anemia essendo un potente ricostituente naturale;
- miele di girasole: dal sapore leggero e delicato è particolarmente indicato come medicina alternativa in caso di mal di testa e nevralgie. Inoltre ha il potere di tenere sotto controllo il livello di colesterolo nel sangue;
- miele di erica e limone: utili per alleviare i dolori di origine reumatica nonché ottimi integratori alimentari per contrastare i primi segni di cellulite.
Questo formidabile alimento, dicevamo, vanta infinite proprietà medicali. Per sfruttare al massimo i suoi benefici, è però fondamentale scegliere quello grezzo, biologico e totalmente naturale. Ed è anche per questo che il miele merita di entrare tutti i giorni nelle nostre tavole. Un alimento altamente energetico, composto da zuccheri semplici (fruttosio e glucosio) facilmente digeribili, contiene: enzimi, oligominerali, sostanze antibiotico-simili e sostanze che possono favorire i processi di accrescimento. Inoltre, i settori dell’organismo che traggono beneficio dalla sua regolare assunzione sono moltissimi, tra i quali troviamo principalmente le prime vie respiratorie, i muscoli, il cuore, il fegato, l’apparato digerente, i reni, il sangue e le ossa.
Il miele, prodotto tipico d’eccellenza del Triveneto
La bontà e la genuinità del miele dipende fondamentalmente da due fattori: il lavoro delle api per produrlo e l’intervento dell’uomo per estrarlo e commercializzarlo. Anche in questo caso, come in quello di moltissimi altri prodotti naturali, sarebbe meglio prediligere la qualità favorendo il più possibile il km 0, per questo l’acquisto è da preferire presso le produzioni dirette dagli apicoltori. Altri luoghi al riparo da manipolazioni chimiche che potrebbero intaccarne le proprietà nutrizionali diminuendone i benefici sono le erboristerie e i negozi specializzati in generi alimentari eco-biologici.
Sarebbero sconsigliate quindi le grandi catene distributive, dove di solito si trovano i mieli più industriali e quindi più manipolati, il più delle volte nemmeno provenienti dal territorio italiano o europeo. Buona norma è comunque controllare sempre l’etichetta per verificare la qualità e la provenienza del miele che si sta per portare sulla propria tavola. Meglio preferire un’etichetta con la dicitura “miele puro” a garanzia dell’acquisto di un prodotto non adulterato – ovvero addizionato di zucchero, sciroppi o additivi estranei al prodotto.
Il miele prodotto nella zona del Triveneto offre una molteplicità di sapori, legati alla distribuzione degli alveari in diversi ambienti con differenti condizioni climatico-territoriali. La biodiversità della flora alpina si riflette nel miele qui prodotto conferendogli un gusto intenso e particolare, ricco di aromi. Inoltre, il basso contenuto d’acqua, lo rende un miele estremamente concentrato. Spaziando dal più diffuso miele millefiori al più pregiato miele di melata, la dedizione degli apicoltori locali rende questo dono della natura un alleato indispensabile per il nostro benessere nonché un ingrediente prezioso nelle nostre cucine.
Un dolcificante fuori dal comune
Un’informazione di base: il potere dolcificante di un cucchiaino di miele equivale a quello di un cucchiaino e mezzo di zucchero, e ciò consente di impiegarne quantità inferiori rispetto al più tradizionale tra i dolcificanti. Inoltre il sapore del miele, diversamente da quanto molti credono, è abbastanza simile a quello dello zucchero. Differentemente da quest’ultimo, le cui calorie ingerite sono pressoché “vuote”, il miele è ricco di sostanze nutritive particolarmente utili all’organismo quali vitamine e sali minerali fondamentali. Detto ciò, perché non provare a sostituirlo alla bustina di zucchero bianco, potenziando così le proprietà tonico-energetiche di un ottimo caffè?
Il miele e i rimedi della nonna
- Nel caso di afonia, sciogliete un cucchiaio di miele in un bicchiere di acqua tiepida ed effettuate dei gargarismi: la voce tornerà in men che non si dica!
- Spalmato sulle gengive dei lattanti calma il dolore nella prima dentizione.
- Per abbassare la febbre, possono essere utili un cucchiaino abbondante di miele e uno di brandy disciolti in una tazza di latte bollente da bere prima di andare a letto.
- Una tazza di latte tiepido con disciolti al suo interno un cucchiaino di miele e uno di curcuma possono fare grandi cose. Altrimenti chiamato “Golden Milk” questo portentoso mix di origini indiane, consumato prima di andare a letto, promette di dare sollievo a dolori e stati infiammatori, di coadiuvare la digestione e favorire un sonno tranquillo, di stimolare le difese immunitarie e regolare il metabolismo.
- Una bevanda preparata diluendo un cucchiaino di miele disciolto in un bicchiere d’acqua tiepida assieme alla spremuta di mezzo limone, se bevuta al risveglio, ancor prima del caffè e della colazione vera e propria, si rivela il primo step fondamentale per purificare l’organismo e detossinare l’intestino, nonché un’ottima base in un regime di remise en forme totale.
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